
Il Centro Sportivo Italiano partecipa, come da tradizione, alla 46ª edizione del Meeting di Rimini, portando dentro uno degli eventi culturali più significativi del nostro Paese la propria esperienza educativa e associativa. In un tempo segnato da sfide sociali, educative e culturali, il CSI ribadisce così la propria missione: fare dello sport un luogo di accoglienza, relazione e costruzione di comunità. Come negli ultimi anni, sarà protagonista nell’organizzazione delle attività dell’Enel Sport Village, con un doppio padiglione di quasi 13.000 mq e un ricco programma di iniziative. Calcetto, volley, basket, giochi con la racchetta e da tavolo, insieme a un’arena dedicata alle esibizioni, renderanno lo sport accessibile a tutti, grandi e piccoli, per tutta la durata del Meeting. Tutto questo grazie alla presenza di 30 ragazzi volontari del CSI provenienti da diversi comitati italiani. Del CSI Potenza presenti al Meeting 3 giovani della parrocchia di Santa Maria della Speranza di Bucaletto: Michela Grieco, Michele Damiano e Simone Gerardi. Ragazzi che con entusiasmo e spirito di servizio hanno risposto positivamente alla convocazione nazionale.
Il quarto giorno di Meeting è stato un concentrato di emozioni e riflessioni, con lo sport al centro della scena. Protagonista indiscusso della giornata è stato il convegno dedicato alle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, un appuntamento che ha portato sul palco voci autorevoli del mondo istituzionale e sportivo tra i quali il Ministro dello Sport Andrea Abodi, il Presidente del CSI Vittorio Bosio. Dopo il convegno Abodi e Bosio hanno fatto visita al Villaggio dello Sport, incontrando e ringraziando i tanti volontari che ogni giorno animano le attività con passione e dedizione.
«Essere al Meeting è motivo di gioia. Si percepisce uno stato d’animo predisposto alla speranza, perché è un luogo dove si abbandonano i pregiudizi», ha sottolineato Abodi, ricordando come lo sport possa essere un veicolo per superare barriere e divisioni.
«La presenza del CSI al Meeting – sottolinea Vittorio Bosio, Presidente nazionale – non è una semplice partecipazione, ma il segno di una scelta: portare il linguaggio e l’esperienza dello sport laddove si riflette sul senso dell’umano e sul futuro della società. Lo sport educativo è una palestra di vita, un laboratorio di comunità e di speranza».


